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ISPETTORI DI INPS INAIL INL CRITICI SU AGENZIA ISPETTIVA

“Il decreto legislativo n. 149/2015, istituivo della agenzia Ispettorato Nazionale del Lavoro, ha prodotto una esperienza non positiva.” Lo dicono gli Ispettori di Inps Inail Inl del Veneto che questa mattina si sono riuniti in assemblea per valutare, a un anno dalla sua istituzione, la funzionalità della nuova agenzia unica ispettiva (INL) che unifica le funzioni ispettive di Inps, Inail e Ministero del Lavoro (ex Ispettorato). Già mesi fa la Fp Cgil aveva evidenziato problemi di coordinamento e uniformità nella gestione delle attività, stante che i 100 ispettori presenti nel Veneto rimangono (e sono destinati a rimanere) ognuno nella struttura di provenienza.

Oggi permangono diverse criticità e gli ispettori temono che l’azione di vigilanza anziché potenziarsi arrivi addirittura ad essere meno incisiva, mentre si assiste ad un “aumento di autentici criminali sociali che consolidano lo sfruttamento del personale e provocano il fallimento delle imprese sane”. Il riferimento è “alle cooperative spurie, alle aziende carosello di breve durata, ai rapporti di lavoro fittizi, alle pseudo imprese estere, all’abuso scientifico delle prestazioni tramite aziende fantasma appositamente costituite, agli infortuni sul lavoro non denunciati ed anche agli infortuni mortali di stagisti diciottenni compensati con 600 euro al mese”.
Nel corso dell’assemblea, come riferisce Assunta Motta, Segretaria regionale della Fp Cgil del Veneto, sono stati evidenziati diversi punti critici che, a parere degli ispettori veneti, occorre assolutamente affrontare. Se invece, dicono, dovesse persistere la situazione attuale occorre rivedere il decreto stesso.

Questo il comunicato:
Il 2 febbraio del 2016 concludemmo la nostra assemblea sindacale sullo stesso tema della istituzione della agenzia Ispettorato Nazionale del Lavoro con la seguente affermazione:

SI alla ottimizzazione e condivisione del meglio delle precedenti esperienze,
NO alle azioni dilettantesche in grado di peggiorare i risultati precedenti.

Ad oggi il decreto legislativo n. 149 / 2015, istituivo della agenzia Ispettorato Nazionale del lavoro, ha prodotto una esperienza non positiva compresa la riduzione della incisività della azione ispettiva di contro all’aumento di autentici criminali sociali che consolidano lo sfruttamento del personale e provocano il fallimento delle imprese sane, ci riferiamo alle cooperative spurie, alle aziende carosello di breve durata, ai rapporti di lavoro fittizi, alle pseudo imprese estere, all’abuso scientifico delle prestazioni tramite aziende fantasma appositamente costituite, agli infortuni sul lavoro non denunciati ed anche agli infortuni mortali di stagisti diciottenni compensati con 600,00 euro al mese. L’ultimo grido d’allarme è di ieri a Treviso dove la Cgil ritiene indispensabile un intervento globale che coinvolga istituzioni, datori di lavoro, lavoratori affinché ci sia un’assunzione di responsabilità che interrompa l’inaccettabile aumento degli infortuni mortali e gravi. Ad oggi in Veneto i soli infortuni mortali comunicati dall’inizio dell’anno sono già 15.

Ai risultati sconfortanti è da aggiungere il persistere dell’assurda differenza di trattamento economico a danno dei colleghi e delle colleghe dipendenti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, sacrificati al totem del costo zero, di contro all’aumento dei compiti e delle attività.
Da sempre ci battiamo per le riforme e da sempre ci opponiamo alle riforme gattopardesche o addirittura destinate al peggioramento delle situazioni.
Con incredulità assistiamo alla esibizione dello scudo della mancanza di risorse di contro ai rilevanti costi per la locazione delle sedi dell’INL senza utilizzare i locali appartenenti all’INAIL ed all’INPS.
E così pure per lenti investimenti in soluzioni informatiche che si ostina a non collocare sulle piattaforme tecnologiche già esistenti degli enti.
La questione attiene i lavoratori e le lavoratrici direttamente interessati e soprattutto l’intero mondo del lavoro, dei diritti, delle tutele, della equità, come deriva direttamente dalla nostra carta costituzionale.
La ristrutturazione della pubblica amministrazione necessità del preliminare ed effettivo superamento delle differenze di culture organizzative, delle visioni verticistiche e di separatezza dell’apparato pubblico, in sfregio alla integrazione possibile dagli apparati informatici.
In tale contesto risulta incomprensibile il decreto ministeriale in tema di missioni perché non previsto dal decreto legislativo istitutivo e produttore di aggrovigliamenti improduttivi.
Altrettanto immotivate risultano le decisioni in merito al significato del cosiddetto ruolo ad esaurimento ed alla impossibilità di variazione delle scelte iniziali in questa prima fase di prima attuazione del cambiamento
Anche la vicenda del personale ispettivo dell’INL addetto ai vari uffici legali necessita della giusta valutazione di tale scelta e della valorizzazione dei colleghi destinati, a volte ‘’precettati’’, a tale compito improprio, rispetto alla attività di vigilanza.

La FLFP CGIL con continuità e puntualità intende contribuire alla soluzione delle problematiche oppure persistendo la situazione attuale a proporre la completa revisione del decreto legislativo 149/2015 istitutivo della agenzia Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Siamo consapevoli che la vicenda è condizionata dallo stato generale di carenza di risorse e difficoltà che caratterizzano l’intera pubblica amministrazione italiana, però di sicuro non potremo mai accettare che sia stata costituita, almeno sul piano nominale una agenzia, per ottenere risultati incoerenti non solo con la snellezza e la cultura del risultato tipiche appunto delle agenzie, ma finanche inferiori alle situazioni e risultati preesistenti”.

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